Dichiarazione congiunta della Ministra degli Affari esteri islandese e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Thórdís Kolbrún Reykfjörd Gylfadóttir, della Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, del Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tiny Kox, del Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, Leendert Verbeek, e della Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović
“Mentre i capi di Stato e di governo degli Stati membri si riuniscono a Reykjavik per il 4° Vertice del Consiglio d’Europa, sede di diritti umani, democrazia e Stato di diritto in Europa, il nostro pensiero è inoltre rivolto al militante dell’opposizione russa Vladimir Kara-Murza, ingiustamente detenuto in Russia. Kara-Murza, giornalista e politico, è stato di recente condannato a 25 anni di carcere per aver criticato la guerra di aggressione contro l’Ucraina. Le accuse contro Kara-Murza sono infondate e, insieme a un processo farsa, costituiscono una chiara violazione dei suoi diritti umani.
Kara-Murza è da molto tempo sostenitore dei valori democratici difesi dal Consiglio d’Europa e ha ricevuto il Premio Václav Havel per i diritti umani. Il coraggio che ha dimostrato opponendosi all’attuale governo della Federazione russa e all’aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina in un paese in cui l’opposizione viene messa a tacere con la morte, la detenzione o l’esilio, esige il nostro rispetto.
Il Consiglio d’Europa condanna fortemente la crescente repressione da parte della Federazione russa di chi esprime dissenso e critiche. Mostra piena solidarietà a Kara-Murza e alla sua famiglia e chiede la liberazione immediata di Kara-Murza e di tutti gli altri militanti civili e politici arbitrariamente privati della loro libertà in Russia".