“Anche in tempo di crisi, i diritti umani – diritti fondamentali – sono validi e devono essere rispettati”, ha sottolineato il Vice Segretario generale Bjørn Berge rivolgendosi alla Conferenza mondiale sulla libertà dei media tenutasi a Tallinn (Estonia). Il Vice Segretario generale ha evidenziato come il nostro tempo sia segnato da circostanze straordinarie, con un aumento senza precedenti delle tecnologie digitali e diversi cambiamenti nella sfera politica, tra cui la diffusione di “fake news”, il discorso dell’odio e la disinformazione, durante il continuo impatto del COVID-19. Inoltre, ha fatto riferimento all’Articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani, che protegge la libertà di espressione di tutti gli europei, compresa la libertà dei media.
“Ovviamente, la domanda più importante è: come possiamo applicare i principi fondamentali che tutelano la libertà di espressione?”, ha sottolineato Berge nel suo discorso di apertura. “Stiamo prendendo una serie di iniziative, tra cui l’elaborazione di linee guida specifiche per tutti i nostri 47 Stati membri, con un approccio globale alla lotta contro il discorso dell’odio (soprattutto online), garantendo che le tecnologie digitali siano utilizzate in modo aperto, trasparente e responsabile”.
Infine, il Vice Segretario generale ha posto l’accento sull’importanza della Piattaforma per la sicurezza e la protezione dei giornalisti poiché “nell’ultimo periodo, vi è stato un aumento dei casi di intimidazione, delle restrizioni e degli attacchi. Solo lo scorso anno, in Europa sono stati uccisi sei giornalisti”, ha concluso.
Anche il Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov ha trasmesso un forte messaggio sulla libertà dei media. L’agenda del Vice Segretario generale durante la visita in Estonia ha previsto anche incontri con la Ministra degli Affari esteri Eva-Maria Liimets e la Ministra della Giustizia Maris, nonché uno scambio di opinioni con Uzra Zeya, Sottosegretaria per la sicurezza civile, la democrazia e i diritti umani degli Stati Uniti d’America (USA).