Indietro La Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa si rallegra per la ratifica della Convenzione di Istanbul da parte dell'Italia

Vice Segretario Generale

 "La ratifica del Senato italiano della Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) è un atto di primaria importanza per il Consiglio d'Europa, data la sensibilità dell'argomento e la tremenda attualità degli episodi di violenza sulle donne in Italia", ha dichiarato oggi a Strasburgo laVice Segretario Generale del Consiglio d'Europa, Gabriella Battaini Dragoni. Il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, già avallato dalla Camera, è stato votato ieri all'unanimità.

"Ho seguito da vicino il processo legislativo a Palazzo Madama e mi rallegro del fatto che l'Italia abbia approvato un testo così rilevante per la giurisprudenza europea ed internazionale. Desidero, inoltre, ringraziare la delegazione italiana della nostra Assemblea Parlamentare per il sostegno a questa iniziativa. Attendiamo a Strasburgo all'inizio di luglio il Ministro delle Pari Opportunità, Josefa Idem, per la cerimonia ufficiale di ratifica e per un ampio approfondimento di questi temi che hanno visto l'Italia in prima linea sul piano internazionale", ha sottolineato Gabriella Battaini Dragoni. 

L'Italia è il quinto paese del Consiglio d'Europa a ratificare la Convenzione di Istanbul. Il testo legislativo è stato firmato a Strasburgo dal Ministro con delega alle Pari Opportunità, Elsa Fornero, il 27 settembre del 2012. Albania, Montenegro, Portogallo e Turchia hanno già ratificato la Convenzione internazionale, firmata da 30 paesi. 

Questo trattato internazionale di ampia portata si propone di conseguire l'obiettivo di tolleranza zero verso questo tipo di violazione di diritti umani e costituisce un significativo passo avanti per un'ulteriore sensibilizzazione contro questo tipo di reato. Prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire penalmente gli aggressori sono i cardini della Convenzione. 

Consultare anche:
L'Italia e il Consiglio d'Europa

Strasburgo 20/06/2013
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