Il Ministro degli Affari esteri lettone e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Edgars Rinkēvičs, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tiny Kox, e la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, hanno rilasciato la dichiarazione seguente:
“Condanniamo con la massima fermezza la distruzione della diga di Nova Kakhovka nella regione ucraina di Kherson. Questo atto sconsiderato ha causato lo sfollamento di numerosi civili e ha messo in pericolo i loro mezzi di sussistenza, con il rischio di un'altra insensata crisi umanitaria. Siamo inoltre estremamente preoccupati per le potenziali conseguenze dannose sull’ambiente, sulla sicurezza energetica e sulla sicurezza nucleare che potrebbero andare oltre l’Ucraina.
La diga di Nova Kakhovka è stata sotto occupazione fin dai primi giorni dell’aggressione su larga scala brutale, ingiustificata e non provocata da parte della Russia contro l’Ucraina. La Russia è interamente responsabile delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di guerra, compresi gli attacchi contro infrastrutture civili e critiche.
Il Consiglio d’Europa è determinato a sostenere e promuovere gli sforzi nazionali e internazionali volti ad assicurare il riconoscimento delle responsabilità. Il Registro internazionale dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina, primo componente necessario e giuridicamente vincolante di un futuro meccanismo internazionale di risarcimento, verrà lanciato a breve come misura concreta a tale scopo.”