In una decisione pubblicata il 17 aprile, il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa (CEDS) ha constatato una violazione della Carta sociale europea da parte della Francia poiché le autorità non hanno adottato in un arco di tempo ragionevole misure efficaci riguardanti l’accesso a servizi di assistenza sociale e aiuti finanziari, l’accessibilità degli edifici, le infrastrutture e i trasposti pubblici e non hanno elaborato e adottato una politica coordinata per l’integrazione sociale e la partecipazione alla vita della comunità delle persone con disabilità (Articolo 15§3).
Il Comitato ha inoltre constatato una violazione della Carta dovuta alla mancata adozione da parte delle autorità di misure efficaci per porre rimedio ai problemi relativi all’inclusione dei bambini e degli adolescenti con disabilità nelle scuole ordinarie (Articolo 15§1) e all’accesso ai servizi sanitari per le persone con disabilità (Articolo 11§1). Vi è inoltre una violazione dell’Articolo 16 poiché la scarsità di servizi di assistenza e la mancanza di accessibilità degli edifici e delle infrastrutture, come anche dei trasporti pubblici, fanno sì che molte famiglie vivano in condizioni precarie, il che equivale a una mancata protezione della famiglia.
Questa decisione fa seguito a un reclamo (n°168/2018) presentato dal Forum europeo delle persone con disabilità e Inclusion Europe contro la Francia.
La Francia e la Carta sociale europea