La 24a riunione plenaria del Comitato della convenzione sulla criminalità informatica (T-CY), che rappresenta le parti della Convenzione di Budapest, il 28 maggio 2021 ha approvato il progetto di "2° Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica, sul rafforzamento della cooperazione e la divulgazione delle prove elettroniche".
"I criminali hanno intensificato le loro attività e sfruttato i cambiamenti negli stili di vita e nelle attività lavorative delle persone, in un contesto di difficoltà e alta vulnerabilità. I dispositivi, le vittime e le prove di tali crimini sono spesso sparsi in più giurisdizioni", ha affermato Bjørn Berge, Vice Segretario generale del Consiglio d'Europa, nel suo discorso di apertura. “Questo protocollo garantirà indagini più efficaci e un'applicazione più ampia rispetto al passato dei principi dello Stato di diritto nel cyberspazio”, ha aggiunto.
Il protocollo fornirà strumenti innovativi per ottenere la divulgazione di prove elettroniche, anche attraverso la cooperazione diretta con i fornitori di servizi di altre parti e mezzi più efficaci di cooperazione tra i diversi attori pubblici. Due articoli permettono una cooperazione istantanea in situazioni di emergenza in cui le vite sono a rischio. Il progetto di protocollo promuove anche le indagini congiunte tra le parti. Questi strumenti sono accompagnati da una serie di garanzie volti a proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali, tra cui in particolare un articolo dettagliato sulla protezione dei dati personali.