Il Consiglio d'Europa e l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) pubblicano oggi una nota congiunta sugli standard europei per rimedi efficaci, meccanismi di reclamo e indagini alle frontiere. Volendo unire le forze per proteggere i diritti umani alle frontiere europee, le due istituzioni presentano in questa nuova pubblicazione le norme pertinenti, derivate dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e dal diritto dell'UE, in base alle quali migranti, richiedenti asilo e rifugiati possono avere accesso a rimedi efficaci a livello nazionale. La nota fornisce informazioni dettagliate sui meccanismi di reclamo e l'obbligo di indagare sulle presunte violazioni dei diritti alle frontiere europee.
Secondo l'articolo 1 della CEDU, ogni persona nella giurisdizione dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa gode della protezione della Convenzione. Spetta quindi agli Stati stabilire meccanismi speciali per i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati per presentare reclami amministrativi o giudiziari quando credono che i loro diritti siano stati violati alla frontiera; gli Stati devono anche garantire che tali reclami siano effettivamente investigati.
Questa nuova pubblicazione completa la nota precedente, intitolata "Diritti fondamentali dei rifugiati, richiedenti asilo e migranti alle frontiere europee", pubblicata nel marzo 2020.