Oggi, il sostegno globale alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (“Convenzione di Istanbul”) ha compiuto un importante passo in avanti con la firma ufficiale dell’Unione europea.
L’Ambasciatore Joseph Filletti, rappresentante permanente di Malta presso il Consiglio d’Europa, a nome della presidenza del Consiglio dell’UE, e Věra Jourová, Commissario dell’UE per la giustizia, i consumatori e l’uguaglianza di genere, hanno firmato la Convenzione a nome dell’Unione europea, in presenza del Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland.
Questa firma invia un messaggio politico forte che esprime la volontà di tutti i 28 Stati membri dell’UE di aderire alla Convenzione. Mostra il riconoscimento da parte dell’UE dell’importanza della Convenzione di Istanbul che stabilisce le norme mondiali in questo ambito e rafforza così il suo peso a livello internazionale.
Ad oggi, sono 23 i paesi che hanno ratificato la Convenzione, tra cui 14 Stati membri dell’UE (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia). Tutti gli altri 14 Stati membri dell’UE hanno firmato la Convenzione.
La firma dell’UE, prima tappa del processo di adesione alla Convenzione di Istanbul, fa seguito all’adozione da parte del Consiglio dell’UE di due decisioni in vista della firma: una sugli articoli relativi all’asilo, ai rifugiati e al respingimento e l’altra sugli articoli riguardanti la cooperazione in materia penale.
L’UE ha competenza esclusiva ad accettare gli obblighi stabiliti nella Convenzione di Istanbul per quando riguarda le sue istituzioni e la sua amministrazione pubblica.