Nel suo discorso di apertura della sessione primaverile dell’APCE, la Presidente ha oggi ribadito l’importanza di preservare “la nostra Casa comune, che offre uno spazio in cui vivono 830 milioni di persone, governato da un quadro giuridico comune, che garantisce la protezione dell’individuo contro l’arbitrarietà delle decisioni e le derive autoritarie e definisce i nostri diritti e le nostre libertà fondamentali”.
Ha invitato i membri dell’APCE a soddisfare le aspettative di “milioni di cittadini europei che stanno oggi raccogliendo i benefici concreti di una più stretta unione tra i popoli e le nazioni d’Europa, per il cui conseguimento il Consiglio d’Europa si è a lungo adoperato”.
Per la Presidente, gli 830 milioni di europei non aspirano a “un’Europa delle divisioni, in cui il dialogo cede il passo allo scontro, un’Europa nuovamente lacerata dalle tensioni geopolitiche, in cui potrebbero innalzarsi nuove frontiere e nuovi muri. L’acquis europeo, i valori che ci uniscono e il quadro giuridico comune che siamo riusciti a costruire sono più importanti per i nostri concittadini, che vogliono un’Europa di pace, prosperità, cooperazione e dialogo, ha sottolineato la Presidente.
"Non significa assolutamente che dobbiamo compromettere i nostri valori, il che ci porterebbe a tradire l’idea del progetto europeo. Tutti i membri della Casa comune europea hanno un uguale dovere di rispettarne le regole interne. Hanno anche un uguale dovere di contribuire al suo buon funzionamento, ivi compreso onorando i loro obblighi finanziari, e hanno pari diritti, e pari obblighi, di partecipare ai meccanismi di cooperazione e agli spazi di dialogo esistenti all'interno della nostra Casa comune", ha concluso.