Indietro Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, 10 ottobre 2024: Dichiarazione congiunta dell’Alto rappresentante dell’Unione europea e del Segretario Generale del Consiglio d’Europa

Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, 10 ottobre 2024: Dichiarazione congiunta dell’Alto rappresentante dell’Unione europea e del Segretario Generale del Consiglio d’Europa

La pena di morte è un trattamento o una punizione inumana o degradante, che costituisce l’estrema negazione della dignità umana.

In occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, l’Unione europea (UE) e il Consiglio d’Europa riaffermano con forza la loro inequivocabile opposizione alla pena di morte o alla sua reintroduzione, in qualsiasi caso e in qualsiasi circostanza.

Accogliamo con favore il crescente sostegno globale a favore dell’abolizione della pena di morte. Oltre due terzi dei paesi hanno abolito la pena di morte nel diritto o nella pratica. Lo scorso anno, il numero di paesi che hanno condotto esecuzioni ha raggiunto la cifra più bassa mai registrata.

Nonostante questa tendenza all’abolizione, la pena di morte viene ancora applicata in una serie di paesi. I cinque paesi con il più elevato numero di esecuzioni nel 2023 sono stati la Cina, l’Iran, l’Arabia Saudita, la Somalia e gli Stati Uniti d’America. L’Iran da solo ha rappresentato il 74% di tutte le esecuzioni registrate. Negli Stati Uniti d’America, il ricorso all’ipossia da azoto, un metodo di esecuzione controverso, è fonte di grande preoccupazione. La Bielorussia è l’unico paese nel continente europeo ad applicare ancora la pena di morte.

Chiediamo ai pochi Stati rimanenti che continuano ad applicare la pena di morte di introdurre una moratoria come primo passo verso la totale abolizione.

I sostenitori della pena di morte spesso fondano le loro argomentazioni sulla nozione di dissuasione della criminalità. Tuttavia, le evidenze dimostrano chiaramente che la pena di morte ha un effetto ridotto o nullo sulla deterrenza o sulla riduzione della criminalità. La pena di morte non rende le società più sicure. Inoltre, la pena capitale rende gli errori giudiziari irreversibili.

Il Consiglio d’Europa e l’UE sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione per contrastare narrative che promuovono la reintroduzione della pena di morte, anche in Europa, e per favorire un dibattito aperto e democratico verso la sua totale abolizione in ogni parte del mondo. Siamo determinati a sostenere tutti gli sforzi tesi a migliorare la trasparenza sull’utilizzo della pena di morte e a rafforzare il nostro impegno con i giovani e la società civile.

La pena di morte è un residuo del passato che non può trovare posto nel XXI secolo. Deve essere abolita subito. 

Consiglio d'Europa Strasburgo 9 ottobre 2024
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page