Il 9 e 10 novembre si riuniranno online i direttori delle amministrazioni penitenziarie europee e dei servizi di libertà vigilata dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa assieme a rinomati esperti e ricercatori del settore. Discuteranno delle misure adottate per affrontare la pandemia di Covid-19 nelle carceri e dei servizi incaricati di supervisionare le sanzioni e le misure comunitarie (come la libertà condizionale, il servizio civile, il monitoraggio elettronico o gli arresti domiciliari), note anche come alternative alla detenzione.
La 25ª Conferenza del Consiglio d’Europa dei direttori delle amministrazioni penitenziarie e dei servizi di libertà vigilata sarà un'occasione per esaminare le decisioni sotto il profilo gestionale e sanitario, la loro applicazione concreta e gli insegnamenti tratti dall'inizio della pandemia. I partecipanti prenderanno in considerazione anche quali passi sono necessari per affrontare situazioni analoghe in futuro, nel pieno rispetto dei diritti umani.
All'ordine del giorno è previsto anche un dibattito sull'attuazione delle Regole penitenziarie europee rivedute, adottate dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel luglio 2020, e delle Regole del Consiglio d’Europa in materia di probation ,dieci anni dopo la loro adozione.
L'evento sarà inaugurato il 9 novembre alle 14:30 da Christos Giakoumopoulos, Direttore generale per i diritti umani e lo Stato di diritto del Consiglio d'Europa, e vedrà la partecipazione di una serie di oratori, tra cui Mykola Gnatovskyy, Presidente del Comitato anti-tortura (CPT).