Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa ha concluso una missione di accertamento dei fatti di due giorni sulla situazione delle persone LGBTI in Polonia.
“L’orientamento sessuale è ormai una questione polarizzante nella società polacca; questo si riflette sempre di più anche sugli enti locali e regionali, alcuni dei quali hanno adottato risoluzioni e dichiarazioni cosiddette ‘anti-ideologia LGBTI’, nonché carte familiari”, hanno osservato i membri della delegazione del Congresso. “Siamo preoccupati per l’impatto negativo che questa situazione ha sulla vita, sui diritti e sulla sicurezza delle persone LGBTI”, hanno aggiunto.
Il 2 e il 3 novembre 2020, la delegazione ha raccolto fatti e informazioni dal governo, dai parlamentari, dal mediatore, dalle autorità locali e regionali e dalle loro associazioni, nonché dalle ONG.
Facendo riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo ratificata dalla Polonia nel 1993, la delegazione ha ricordato che l’articolo 14 vieta espressamente ogni forma di discriminazione e protegge tutte le persone, comprese le persone LGBTI. “Le autorità locali hanno un ruolo cruciale da svolgere nella difesa dei diritti dei cittadini e nella promozione del dialogo e della coesione sociale”, ha sottolineato.
Un rapporto sulla missione di accertamento dei fatti sarà presentato al Congresso e ad altre istituzioni del Consiglio d’Europa e le conclusioni saranno utilizzate per l’elaborazione di un rapporto riguardante “il ruolo e le responsabilità delle autorità locali nella protezione delle persone LGBTI” che verrà esaminato dal Congresso all’inizio del 2021.
