Nel suo terzo rapporto sull’attuazione da parte della Georgia della Convenzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani, l’organismo di monitoraggio del Consiglio d’Europa per la lotta contro la tratta di esseri umani, GRETA, si concentra sull’accesso delle vittime della tratta alla giustizia e a rimedi efficaci. Il rapporto riconosce i progressi compiuti nell’attuazione della Convenzione, ma chiede alle autorità di intensificare gli sforzi per indagare sui casi di tratta di esseri umani e consegnare i responsabili alla giustizia, assicurando che le vittime ricevano un risarcimento e il sostegno necessario in vista della loro riabilitazione.
Dalla precedente valutazione del GRETA, il Codice penale georgiano è stato modificato per assicurare la corretta qualifica dei reati di tratta di esseri umani. Inoltre, il numero di gruppi mobili speciali istituiti per l’identificazione preliminare delle vittime è passato da tre a quattro. È aumentato anche il numero degli ispettori del lavoro, i quali hanno seguito una formazione per individuare i casi di tratta di esseri umani e lavoro forzato.
Il GRETA ritiene tuttavia che debbano essere prese ulteriori misure per garantire alle vittime e ai testimoni della tratta di esseri umani una protezione efficace e adeguata contro eventuali rappresaglie o intimidazioni. Le autorità dovrebbero inoltre assicurare che l’accesso all’assistenza legale sia garantito non appena si presentano ragionevoli motivi di credere che una persona sia vittima di tratta, prima che gli interessati debbano decidere se collaborare o meno con le autorità.
Comunicato stampa
Georgia: progressi nella lotta alla tratta di esseri umani, ma necessari miglioramenti nell'identificazione delle vittime e nel rafforzamento della risposta della giustizia penale