Nel rapporto sulla sua ultima visita in Germania, pubblicato oggi, il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa accoglie con favore i progressi compiuti per migliorare il trattamento delle persone detenute e le condizioni di detenzione. Tuttavia, il Comitato ha riscontrato contrasti tra le strutture visitate nei diversi Stati federali (Länder).
Durante la visita, che si è tenuta alla fine del 2015, la delegazione del CPT non ha ricevuto alcuna segnalazione di maltrattamenti fisici delle persone in stato d’arresto da parte degli agenti di polizia. Tuttavia, vi sono state delle segnalazioni, soprattutto da parte di cittadini stranieri e di persone affette da disturbi mentali, riguardanti un ricorso eccessivo alla forza da parte degli agenti di polizia al momento dell’arresto di queste persone (come pugni o calci contro tali persone una volta sotto controllo o il ricorso a un ammanettamento eccessivamente stretto).
Il CPT ha avuto un’impressione positiva rispetto alle garanzie fondamentali che consentono di combattere i maltrattamenti, in particolar modo il diritto alla comunicazione dell’arresto e l’accesso a un medico. Tuttavia, il CPT chiede alle autorità tedesche di garantire che tutte le persone detenute abbiano accesso a un avvocato durante lo stato di fermo, compreso durante gli interrogatori di polizia.
- Comunicato stampa completo - Visita del Comitato anti-tortura in Germania: progressi irregolari riguardanti il trattamento delle persone detenute e le condizioni di detenzione
- Consultare anche la versione del rapporto in tedesco, la sintesi e la replica delle autorità tedesche