Il Comitato dei Ministri ha adottato nuove raccomandazioni rivolte agli Stati membri sulla buona governance e sulla democrazia deliberativa.
La prima definisce le basi della buona governance democratica e comprende la protezione e la promozione della democrazia, il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, l'etica e l'integrità pubblica, la buona amministrazione e la fornitura di servizi pubblici di alta qualità. La raccomandazione fornisce ulteriori dettagli sulla base dei 12 principi chiave per guidare le azioni degli organi decisionali e delle istituzioni pubbliche a tutti i livelli e per chiarire gli standard attesi (consultare anche il memorandum esplicativo).
L'adozione di tale raccomandazione rappresenta una risposta forte e chiara alle preoccupazioni per le minacce alle istituzioni democratiche in Europa evidenziate nei recenti rapporti annuali della Segretaria generale e dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
La seconda raccomandazione ha l’obiettivo di aiutare gli Stati membri a salvaguardare l'integrità e l'efficacia della democrazia deliberativa e a garantire che i processi deliberativi integrino la democrazia rappresentativa. Tale raccomandazione fornisce principi che riguardano il quadro giuridico, la chiarezza del mandato e della progettazione, l'equa rappresentazione e la responsabilità (consultare il rapporto sulla democrazia deliberativa).
Preparate dal Comitato europeo per la democrazia e la governance (CDDG), queste due raccomandazioni contribuiscono a mettere in pratica le decisioni prese al 4° Vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d'Europa (Reykjavík, 16-17 maggio 2023), in particolar modo la Dichiarazione di Reykjavik: Uniti attorno ai nostri valori e i Principi di Reykjavik per la democrazia, in cui gli Stati membri si sono impegnati a "garantire e rafforzare la democrazia e la buona governance a tutti i livelli in Europa" e a "consentire e incoraggiare attivamente la partecipazione democratica a livello nazionale, regionale e locale attraverso elezioni libere ed eque". Se opportuno, possono essere incoraggiate forme di democrazia partecipativa, compresa la democrazia deliberativa".