Nella sua sentenza di Grande Camera, resa oggi nel caso di Delfi AS ed Estonia (richiesta n. 64569/09), la Corte europea dei diritti dell’uomo afferma, con 15 voti favorevoli e due contrari, che vi è stata: non violazione dell’articolo 10 (libertà di espressione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
È stato il primo caso in cui la Corte è stata chiamata a esaminare una rimostranza sulla responsabilità di un portale di attualità su Internet per i commenti lasciati dai suoi lettori.
La società richiedente, Delfi AS, che gestisce un portale di attualità a titolo commerciale, ha denunciato il fatto che le giurisdizioni nazionali l’abbiano giudicata responsabile dei commenti offensivi lasciati dai suoi visitatori sotto uno degli articoli online, riguardante una compagnia di navigazione. Su richiesta degli avvocati del proprietario della compagnia di navigazione, Delfi ha ritirato i commenti offensivi circa sei settimane dopo la loro pubblicazione.
Il caso riguarda pertanto gli obblighi e le responsabilità dei portali di attualità su Internet che forniscono a fini commerciali una piattaforma destinata alla pubblicazione dei commenti degli utenti su informazioni pubblicate precedentemente. Alcuni utenti, identificati o anonimi, lasciano frasi chiaramente illecite che violano i diritti della personalità di terzi. Il caso Delfi non riguarda altri tipi di forum su Internet che potrebbero pubblicare commenti provenienti dai lettori, ad esempio forum di discussione, bacheche elettroniche o piattaforme di social media.