Nel suo rapporto sul Principato di Monaco pubblicato oggi, l’organo anticorruzione del Consiglio d’Europa (GRECO) constata che, sebbene negli ultimi anni la gestione delle politiche anticorruzione abbia continuato ad evolvere nella direzione giusta e i meccanismi anticorruzione siano stati gradualmente potenziati, rimangono ancora dei progressi da compiere.
In relazione ai parlamentari, non esiste un codice di condotta che regoli in particolar modo l’accettazione di doni e altri vantaggi, i conflitti d’interesse o le relazioni con le lobby. Il GRECO chiede inoltre l’istituzione di un obbligo di dichiarazione periodica degli interessi dei parlamentari e di un dispositivo di controllo efficace. Infine, la trasparenza dei lavori e delle consultazioni parlamentari è stata potenziata. Il GRECO constata che non esistono fascicoli penali o disciplinari relativi all’integrità di un parlamentare e questo potrebbe essere dovuto all’assenza di problemi intrinseci, come anche all’assenza di regole e meccanismi specifici per preservare l’integrità dei rappresentanti eletti a livello nazionale.