In un nuovo rapporto che valuta l’efficacia del quadro del Principato di Monaco volto a prevenire la corruzione tra le persone che ricoprono le più alte funzioni esecutive e i membri delle forze di polizia, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa chiede al Principato di Monaco di prendere misure decise per completare ed estendere la recente legislazione applicabile ai membri del governo al fine di rafforzare la coerenza del sistema anticorruzione e fornire tutte le garanzie di integrità richieste.
Il GRECO raccomanda che le regole deontologiche e l’obbligo di dichiarare gli interessi e il patrimonio siano resi applicabili alle persone che operano a più stretto contatto con i ministri, al Segretario di Stato per la Giustizia e ai consiglieri del Principe. Per tutte le più alte funzioni dell’esecutivo, queste regole devono essere completate con una migliore valutazione dell’integrità delle persone nominate, una maggiore trasparenza della loro attività e un maggiore monitoraggio della conformità alle regole, nonché un sistema di sanzioni. Devono essere inoltre precisate le regole sulle attività esterne e sugli impieghi assunti dopo la cessazione delle funzioni.
Considerato che il Principe sovrano esercita effettivamente funzioni esecutive essenziali, il GRECO raccomanda inoltre che alcune di queste misure di trasparenza e integrità siano applicabili al Capo dello Stato, in particolare quelle riguardanti i contatti con terzi e i doni ricevuti nel corso delle sue funzioni esecutive, alla prevenzione dei conflitti di interessi e all’utilizzo di fondi pubblici per la gestione della casa reale.