Il gruppo anticorruzione del Consiglio d'Europa (GRECO) ha pubblicato oggi il suo sesto rapporto intermedio di conformità relativo alla trasparenza del finanziamento dei partiti politici in Danimarca. Malgrado i progressi compiuti dopo la pubblicazione del rapporto di valutazione del 2010, il GRECO si dichiara nel complesso piuttosto deluso dai risultati limitati conseguiti dopo così tanti anni.
Il GRECO apprezza il divieto dei finanziamenti da parte di donatori anonimi, introdotto dalle autorità danesi, ma esprime preoccupazione per il fatto che si applichi unicamente alle donazioni ai partiti politici e alle liste di candidati e non ai singoli candidati. L'elevata soglia (attualmente di circa 2.700 euro) al di sotto della quale sono considerate accettabili le donazioni anonime rappresenta un altro serio problema in termini di trasparenza.
Il GRECO si compiace dell’introduzione nella legge di un preciso obbligo di sottoporre i partiti partecipanti alle elezioni nazionali e/o europee a una revisione contabile indipendente. Constata tuttavia che mancano ancora delle linee guida specifiche relative ai partiti politici e si rammarica che per il momento non sia stato istituito un meccanismo generale di monitoraggio indipendente per verificare il finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali, come richiesto dalle norme europee. Il GRECO ritiene che, ad esempio, la Corte dei Conti statale potrebbe essere l’ente adeguato per svolgere tale funzione.
Dalla pubblicazione del rapporto di valutazione del 2010, la Danimarca ha attuato in modo soddisfacente sei delle quattordici raccomandazioni che erano state formulate, il che ha consentito al paese di porre fine al procedimento per inadempimento. Il GRECO ha tuttavia chiesto alla Danimarca di presentare entro il 31 dicembre 2018 un rapporto sulle ulteriori misure adottate al fine dell’attuazione delle raccomandazioni ancora pendenti.