Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa riconosce le sfide significative alle quali devono attualmente far fronte la autorità greche dinanzi al numero elevato di stranieri giunti nel paese. Nonostante ciò, sulla base di una visita effettuata lo scorso mese di aprile, il CPT ha ricevuto accuse attendibili di maltrattamenti fisici inflitti da ufficiali di polizia. I presunti maltrattamenti hanno incluso schiaffi, pugni, calci e manganellate.
Nel nuovo rapporto del CPT, pubblicato in concomitanza con la risposta del governo greco, le accuse provengono principalmente da strutture di trattenimento nella regione dell’Evros (centro di detenzione in vista dell’allontanamento di Fylakio; centro di accoglienza e identificazione di Fylakio; commissariato e caserma di confine di Tychero) e sull’isola di Lesbo (centro di detenzione in vista dell’allontanamento di Moria). Il CPT raccomanda alla Grecia l'adozione di “provvedimenti incisivi” per eliminare i maltrattamenti di stranieri privati della loro libertà dalla polizia (riassunto del rapporto).