Oggi, nel suo discorso all’Assemblea parlamentare, la Presidente greca Katerina Sakellaropoulou ha chiesto un Consiglio d’Europa più forte e maggiore multilateralismo per affrontare le numerose sfide che interessano attualmente l’Europa, dalla guerra in Ucraina ai cambiamenti climatici e gli sconvolgimenti economici e sociali.
Rivolgendosi ai parlamentari durante la sessione estiva dell’APCE, la prima Presidente donna della Repubblica ellenica ha ricordato le radici dell’antica democrazia greca e ha elogiato il “simbolismo democratico” dell’Assemblea parlamentare in quanto agorà, o piazza di idee, al centro della sua identità politica.
L’aggressione della Russia contro l’Ucraina ha rappresentato “una sfida diretta e frontale alla democrazia liberale e ai valori europei”, ha sottolineato, aggiungendo: “L’incursione della Russia non riguarda solo l’eroico popolo ucraino, che ci dà il più alto esempio di abnegazione e patriottismo, ma riguarda anche tutti noi”. La Presidente ha elogiato il “forte messaggio di unità” nella decisione di espellere la Russia dal Consiglio d’Europa. Sostenendo la proposta dell’Assemblea di istituire un tribunale internazionale ad hoc per indagare sul reato di aggressione contro l’Ucraina, la Presidente ha evidenziato l’interesse della Grecia nella regione di Mariupol, dove una comunità greca di oltre 100.000 persone “ha vissuto per secoli”.
Sakellaropoulou ha inoltre appoggiato l’iniziativa di un quarto vertice di capi di Stato e di governo sul futuro del Consiglio d’Europa, specificando che il suo successo dipende da “una solida preparazione e obiettivi chiari”.
In riferimento alla sfida universale del cambiamento climatico, ha affermato che la guerra in Ucraina non deve essere un “pretesto” per rallentare la transizione ecologica. “Le politiche di sviluppo puro e sostenibile garantiscono non solo la sostenibilità del nostro pianeta, ma anche la dimensione immateriale della nostra vita quotidiana, la forma di vita della nostra civiltà,” ha dichiarato.
La Presidente ha ricordato che i diritti fondamentali sono sottoposti a una “forte pressione”, dai diritti delle persone LGBTQ+ alla lotta contro l’antisemitismo, e ha menzionato la “difficile realtà che vivono le donne” a causa della violenza domestica. La Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa è una “bussola” per l’azione volta a prevenire tale violenza, ha sottolineato.