Nel suo primo rapporto sull’attuazione da parte del Belgio della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (nota come “Convenzione di Istanbul”), il Gruppo di esperti (GREVIO) sottolinea il fatto che la violenza basata sul genere contro le donne è relativamente invisibile nelle politiche belghe.
La neutralità dal punto di vista del genere nei titoli di leggi, circolari o piani d’azione viene perpetuata o addirittura aggravata da una tendenza a mettere sullo stesso piano simmetrico le donne e gli uomini tra le persone vittime e responsabili delle violenze coperte dalla Convenzione. Politiche neutre dal punto di vista del genere comportano il rischio che gli interventi dei professionisti non tengano conto della dimensione di genere, il che può portare a delle lacune nella protezione e nel sostegno delle donne e contribuire alla loro vittimizzazione secondaria. Inoltre, questo rapporto nota che le politiche in materia di violenza sulle donne tardano a integrare in modo trasversale la questione di diverse discriminazioni e ad affrontare la totalità dei gruppi toccati dalle violenze, anche se esistono azioni rivolte a gruppi mirati specifici come le persone con disabilità.
Si esprimono preoccupazioni anche per il fatto che i mezzi finanziari destinati alle politiche contro le violenze sulle donne sono difficili da decifrare e per la tendenza al ribasso e/o l’insufficienza di mezzi dedicati, anche per ciò che riguarda i meccanismi di coordinamento. Sebbene il rapporto accolga con favore la volontà dei poteri pubblici di sostenere le associazioni specializzate nella prevenzione delle violenze contro le donne e di lavorare in sinergia con esse, sottolinea delle disparità nel sostegno dato a tali associazioni nel paese, con la tendenza da parte delle autorità fiamminghe di affidarsi a un settore associativo più generalista e strutturato attorno alla sfera del benessere, della salute pubblica e della famiglia. Infine, il rapporto attira l’attenzione delle autorità sull’insicurezza finanziaria affrontata da queste associazioni, per mancanza di finanziamenti strutturali sufficientemente sviluppati e adeguati alle loro necessità.