Il Presidente della Finlandia Sauli Niinistö ha partecipato alla cerimonia tenutasi di fronte alla sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo, per celebrare la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto.
Nel suo discorso, il Segretario generale Thorbjørn Jagland ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime per impedire il ripetersi di atrocità che hanno tolto la vita a sei milioni di persone.
Eli Lev, Ambasciatore di Israele presso le istituzioni internazionali in Francia, ha reso omaggio all’operato del Consiglio d’Europa, tra cui la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), che combatte l’antisemitismo e la xenofobia, e il programma separato per preservare e promuovere la memoria delle vittime dell’Olocausto.
Miranda Vuolasranta, Presidente del Forum europeo dei Rom e Sinti, in riferimento all’emergere di partiti di estrema destra in Europa, ha ricordato che la cerimonia non è solo la commemorazione di ciò che ha descritto come “il peggior crimine della storia”, ma anche un campanello d’allarme rispetto a ciò in cui potremmo incorrere se non agiamo per impedire il riemergere del fascismo in Europa.
La Presidente dell’APCE Liliane Maury Pasquier ha affermato che il ricordo dell’Olocausto continua a guidare le azioni del Consiglio d’Europa "in particolar modo quest’anno, che segna il 70esimo anniversario del Consiglio d’Europa, un’organizzazione nata dalle rovine della Seconda guerra mondiale e con una missione tuttora rilevante: difendere la pace, la democrazia e il rispetto dei diritti fondamentali, che purtroppo sono ancora minacciati in Europa".
Ha preso parte alla cerimonia anche David Cupina, Presidente di Les « Oublié.s.e.s » de la Mémoire Association Civile Homosexuelle du Devoir de Mémoire.
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