Il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) ha pubblicato oggi il suo terzo rapporto di valutazione sulla Norvegia che esamina l’accesso delle vittime della tratta alla giustizia e a ricorsi effettivi. Il rapporto esamina inoltre gli sviluppi dalla pubblicazione del secondo rapporto di valutazione del GRETA sull’attuazione da parte della Norvegia della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
Nella lotta contro la tratta di esseri umani, il GRETA accoglie con favore le misure prese per sviluppare ulteriormente il quadro legislativo della Norvegia, compresa l’adozione di emendamenti al Codice penale e alla regolamentazione sull’immigrazione, come anche l’adozione della legge sulla trasparenza che impone alle grandi aziende di individuare, prevenire e attenuare le violazioni dei diritti fondamentali e di assicurare il rispetto di condizioni di lavoro dignitose presso i loro fornitori. Il GRETA accoglie inoltre con favore l’adozione della legge sull’interpretazione nei servizi pubblici, ma ritiene che l’accesso a interpreti qualificati e indipendenti debba essere garantito alle vittime della tratta anche durante i primi contatti con un avvocato.
La Norvegia resta un paese di destinazione delle vittime della tratta di esseri umani. Lo sfruttamento sessuale è la principale forma di sfruttamento constatata, ma si osserva un aumento della tratta per scopi di sfruttamento del lavoro, in particolare nei settori di costruzioni, pesca, pulizie, agricoltura, raccolta dei rifiuti, ospitalità e ristorazione.
Il GRETA accoglie con favore l’istituzione di unità specializzate nella lotta contro la tratta nei 12 distretti di polizia presenti in Norvegia, ma gli esperti notano con preoccupazione il ridotto numero di incriminazioni e condanne per tratta di esseri umani. La capacità delle autorità di perseguire i responsabili della tratta è in particolar modo ostacolata dal fatto che i mezzi finanziari delle unità anti-tratta servono spesso a finanziare altre unità, mentre le vittime non vengono identificate e tornano rapidamente in altri paesi. Il GRETA esorta le autorità norvegesi a potenziare l’identificazione delle vittime della tratta, anche attraverso l’istituzione di un meccanismo nazionale di segnalazione formalizzato. L’espulsione rapida degli stranieri senza prima verificare se sono potenziali vittime della tratta dovrebbe essere evitata.