La Spagna ha compiuto progressi nello sviluppo del quadro legislativo, istituzionale e politico contro la tratta di esseri umani. Tuttavia, occorrono miglioramenti in una serie di ambiti; occorre, in particolar modo, potenziare gli sforzi volti a combattere la tratta a scopo di sfruttamento lavorativo, ha dichiarato il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d’Europa in un rapporto pubblicato oggi.
Il rapporto riconosce una serie di misure positive, sebbene noti che finora l’accento è stato posto sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Il GRETA esorta le autorità spagnole ad adottare in via prioritaria un piano d’azione nazionale completo che includa misure volte a combattere la tratta a scopo di sfruttamento lavorativo, come anche altre forme di tratta, e ad assegnare la priorità all’identificazione delle vittime della tratta tra i richiedenti asilo e i migranti irregolari. Per prevenire la tratta a scopo di sfruttamento lavorativo, il GRETA raccomanda di rafforzare le ispezioni sul lavoro, soprattutto nei settori dell’agricoltura e del lavoro domestico.
Riforme del diritto penale hanno esteso la definizione di tratta fino a includere ulteriori forme di sfruttamento, come il matrimonio forzato e la partecipazione ad attività criminali. Inoltre, la durata minima del periodo di ristabilimento e di riflessione è stata estesa da 30 a 90 giorni e il numero di risarcimenti concessi dai tribunali alle vittime della tratta è aumentato. Ciononostante, il GRETA ricorda le sue raccomandazioni volte a garantire che tutte le vittime straniere siano sistematicamente informate della possibilità di beneficiare di un periodo di ristabilimento e di riflessione e che il sistema di risarcimento dello Stato sia effettivamente accessibile per le vittime della tratta.