Le riforme volte a garantire l'efficacia a lungo termine delle Convenzione europea dei diritti dell'uomo hanno notevolmente migliorato l'esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo, secondo l'ultimo rapporto annuale del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa.
Il rapporto indica che 2.073 casi principali, che evidenziavano notevoli problemi strutturali, sono stati chiusi dall'inizio del processo di riforma "Interlaken" avviato nel 2010, grazie a importanti riforme costituzionali, legislative o di altro tipo attuate dagli Stati membri con il sostegno del Consiglio d'Europa (1).
Inoltre, 6.796 casi di natura ripetitiva sono stati chiusi dal Comitato negli ultimi due anni, a seguito delle misure adottate dagli Stati membri per fornire una riparazione, incluso sotto forma di risarcimento danni, a ricorrenti individuali.
Il numero di casi principali ancora pendenti è sceso a 1.248 alla fine del 2018, la cifra più bassa dal 2010, e il numero totale di sentenze non ancora pienamente attuate – incluso in casi ripetitivi - ha raggiunto il suo livello minimo dal 2006.
- Impatto della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
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- Schede paesi sull'esecuzione delle sentenze della Corte EDU
(1) comparati a 663 casi principali chiusi tra il 1998 e il 2009