I partecipanti a una conferenza in Lussemburgo hanno esaminato il modo in cui i parlamentari nazionali possono contribuire ad affrontare le sfide con cui si confrontano i bielorussi in esilio, che si tratti di un aiuto pratico per le procedure di ingresso e di soggiorno, per evitare rappresaglie, o di un aiuto per preservare l’identità culturale e l’istruzione dei bielorussi al di fuori del paese.
L'evento, intitolato “Le soluzioni di Lussemburgo”, è stato organizzato congiuntamente dall’Assemblea parlamentare e dalla Camera dei Deputati lussemburghese dal 6 al 7 giugno 2024, facendo seguito a una risoluzione dell’Assemblea su questo tema adottata un anno fa, in base a un rapporto di Paul Galles (Lussemburgo, PPE/DC).
L’evento ha riunito parlamentari e personalità di spicco delle forze democratiche bielorusse, tra cui la leader Sviatlana Tsikhanouskaya, nonché rappresentanti della società civile, dei media e del mondo accademico bielorussi e personalità della sfera culturale bielorussa come lo scrittore Sasha Filipenko e la fondatrice del Teatro libero bielorusso Natalia Kaliada
Una serie di tavole rotonde tenutesi giovedì hanno esaminato argomenti come l’ingresso e il soggiorno legali dei bielorussi che vivono in altri paesi europei, le minacce per la libertà di movimento e il rifiuto dei servizi consolari, come anche il modo di evitare rappresaglie nel paese d’origine contro le famiglie degli esuli. Le tavole rotonde di venerdì hanno trattato l’accesso all’istruzione per i figli degli esuli, il modo di incoraggiare i bielorussi in ambito commerciale e la conservazione e la promozione dell’identità culturale bielorussa.
Il Presidente dell’APCE, Theodoros Rousopoulos, ha aperto l’evento con un messaggio di forte sostegno in cui ha affermato che, aiutando i bielorussi in esilio, il Consiglio d’Europa aiuta a costruire la Bielorussia democratica di domani: “Portiamo più Bielorussia in Europa e più Europa in Bielorussia”, ha dichiarato.
Il ministro degli Affari esteri lussemburghese, Xavier Bettel, ha fatto eco a questo messaggio di sostegno e ha sottolineato l’importanza di distinguere tra il popolo e il regime: “Uno dei più grandi errori che si possano fare quando si condanna un paese è condannare anche i suoi cittadini”.
La leader delle forze democratiche bielorusse, Sviatlana Tsikhanouskaya, ha parlato di alcune delle difficoltà pratiche che potrebbero affrontare i bielorussi in esilio: “Ogni attraversamento di frontiera è una roulette russa: non si sa quando ci si potrebbe ritrovare in carcere”. Quando sono in gioco i diritti fondamentali, ha affermato Tsikhanouskaya, la burocrazia non dovrebbe impedire di fornire aiuto a chi ne ha bisogno.
Il relatore dell’APCE Paul Galles (Lussemburgo, PPE/DC) ha dichiarato che l’evento “cercava di scrivere una piccola pagina della storia” proponendo soluzioni pratiche per migliorare la vita dei bielorussi che sono stati costretti a fuggire dal regime di Lukashenka. Una Bielorussia democratica, ha sottolineato, sarebbe una delle soluzioni per la stabilità dell’Europa: “La Bielorussia fa parte della famiglia europea”.
Dal canto suo, il premiato scrittore bielorusso Sasha Filipenko ha testimoniato il carattere kafkiano del regime di Lukashenka, affermando: “La Bielorussia è uno dei pochi paesi al mondo in cui le persone possono subire repressioni per aver parlato una delle lingue dello Stato: il bielorusso”.
Maggiori informazioni sull'evento
Articolo sul sito della Camera dei Deputati lussemburghese (in lingua francese)