In Svezia, la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie è entrata in vigore nel 2000. Nel suo ottavo rapporto di valutazione sulla Svezia, il Comitato di esperti del Consiglio d’Europa nota che le autorità svedesi hanno incrementato il sostegno finanziario dedicato alla tutela delle lingue regionali e minoritarie protette dalla Carta (sami, finlandese, meänkieli, romani chib e yiddish). Tuttavia, il Comitato ha indicato chiaramente anche le insufficienze riscontrate nell’attuazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.
Il Comitato di esperti chiede alla Svezia, in via prioritaria, di includere la lingua come motivo di discriminazione nella sua legislazione, di assicurare che l’insegnamento nella “lingua madre” preveda corsi di lingua adeguati e di estendere l’insegnamento bilingue disponibile in finlandese e sami. Dovrebbe essere assicurato anche l’insegnamento bilingue in meänkieli. A livello prescolastico, l’insieme dei comuni coinvolti dovrebbe migliorare l’offerta nelle lingue minoritarie. Inoltre, le autorità sono invitate a rafforzare il sistema di formazione degli insegnanti e ad adattarlo alla situazione di ciascuna lingua minoritaria.
L'ottavo rapporto di valutazione del Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie si basa sulle informazioni fornite da fonti governative e non governative, comprese quelle ottenute durante la visita del Comitato in Svezia dal 17 al 20 maggio 2022. Il rapporto di valutazione è stato pubblicato insieme ai commenti delle autorità.