“Oggi le società europee evolvono costantemente e rapidamente. La globalizzazione ha portato a un aumento della mobilità delle persone e le nostre società sono sempre più diversificate.
Il nostro continente si trova inoltre di fronte a una serie di sfide, alcune senza precedenti. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un enorme aumento degli arrivi di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Europa, i quali sono fuggiti dal loro paese a causa di conflitti, violenze o persecuzioni o semplicemente perché in cerca di una vita migliore per loro stessi e per le loro famiglie. Dobbiamo inoltre affrontare minacce quali il terrorismo, l’estremismo violento e la radicalizzazione.
Questi fenomeni hanno indubbiamente portato a un aumento dell’intolleranza nelle nostre società. L’intolleranza deriva molto spesso dalla paura e dal rifiuto di ciò che non si conosce, dell’altro. Assistiamo a una diffusione del discorso dell’odio e di argomentazioni populiste. Rischiamo di vedere emergere dei divari nelle nostre società, come anche fenomeni di violenza e di emarginazione.
È quindi più importante che mai celebrare la Giornata internazionale della tolleranza il 16 novembre.
Abbiamo tutti la responsabilità di promuovere la tolleranza nelle nostre società. La vera tolleranza richiede a tutti noi di agire in maniera positiva per mostrare rispetto a tutti, cercare di comprendere ogni persona, qualunque sia la sua situazione o la sua origine, e coltivare un dialogo autentico.
La Croazia sostiene l’azione che il Consiglio d’Europa porta avanti da molto tempo per promuovere questi valori e continuerà su questa strada attraverso la promozione e la protezione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto”.