Indietro Giornata internazionale dei Rom: appello per integrare la storia e la cultura rom nei programmi scolastici

Giornata internazionale dei Rom: appello per integrare la storia e la cultura rom nei programmi scolastici

L'8 aprile, in occasione della Giornata internazionale dei Rom, il Vice Segretario generale, Bjørn Berge, ha partecipato a un evento di alto livello presso il Parlamento europeo a Bruxelles, dedicato alla storia e alla cultura rom nei programmi scolastici. L’evento, organizzato congiuntamente dall’Istituto europeo per le arti e la cultura rom (ERIAC) e dalla Rete europea delle organizzazioni di base dei Rom (ERGO), ha posto l’accento sull’urgente necessità di includere in modo significativo la storia e la cultura rom nei programmi scolastici nazionali in tutta Europa.

Nel suo discorso di apertura, il Vice Segretario generale ha messo in guardia rispetto ai segnali di disuguaglianza strutturale nel campo dell’istruzione, una disuguaglianza che la democrazia da sola non ha ancora risolto. “È il momento di sostenere la storia e la cultura rom nelle nostre scuole e nelle nostre società: ovunque ci battiamo per l’uguaglianza, per la dignità e per la promessa della democrazia”, ha dichiarato.

Zeljko Jovanovic, Presidente della Roma Foundation for Europe, ha lanciato un appello per ritornare all’intento originario della Giornata internazionale dei Rom come dichiarazione di autodeterminazione e di unità e non come gesto simbolico. Ha ricordato che il 1° Congresso mondiale dei rom si è tenuto nel 1971, nel pieno delle divisioni della guerra fredda. Jovanovic ha stabilito un chiaro parallelismo con il mondo frammentato di oggi, segnato dalla guerra in Ucraina, dall’aumento dell’autoritarismo e dalla polarizzazione politica, esortando a un nuovo impegno per un’azione guidata dai Rom. “Se le nostre scuole continuano a rifiutarsi di insegnare la nostra storia, la insegneremo noi stessi con strumenti moderni. Abbiamo gli strumenti: studiosi rom, insegnanti rom, archivi rom, creatori rom. Riprendiamo da dove si è fermato il 1971 – ha affermato – con strumenti che i nostri antenati non avevano, ma con il loro stesso coraggio”.

Circa 100 partecipanti provenienti da ministeri nazionali, dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa e membri delle comunità accademica e rom hanno condiviso le lezioni apprese, presentato buone pratiche e discusso impegni politici.

È stato presentato il lavoro del Consiglio d’Europa per la promozione dei diritti dei Rom, incluse le attività della Corte europea dei diritti dell’uomo, della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), del Comitato consultivo sulla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali (ACFC) e del Comitato di esperti sulle questioni relative a Rom e Viaggianti (ADI-ROM), che hanno delineato priorità chiare: combattere la discriminazione, promuovere l’inclusione e garantire una partecipazione significativa.

Bjørn Berge ha inoltre annunciato che il Consiglio d’Europa sta preparando una nuova strategia per l’inclusione di Rom e Viaggianti, volta a riaffermare l’impegno dell’Organizzazione nella costruzione di società più giuste e inclusive.

La prima tavola rotonda è stata moderata da Timea Junghaus, Direttrice esecutiva dell’Istituto europeo per le arti e la cultura rom (ERIAC). Sono intervenuti Nicolae Ștefănuță, Vicepresidente del Parlamento europeo; Ana Gallego Torres, Direttrice generale della DG giustizia e consumatori della Commissione europea; Tomáš Drucker, Ministro dell’Istruzione, della ricerca, dello sviluppo e della gioventù slovacco; e Mehmet Gürcan Daimagüler, Commissario federale tedesco contro l’antiziganismo e per la vita dei Sinti e dei Rom in Germania. I partecipanti hanno discusso le azioni concrete intraprese dalle istituzioni europee e gli strumenti per promuovere la storia e l’istruzione rom, compresi quelli sviluppati dall’ERIAC e la Raccomandazione CM del Consiglio d’Europa sull’istruzione di Rom e Viaggianti in Europa. Katarzyna Kotula, Ministra per l’Uguaglianza durante la Presidenza polacca dell’Unione europea, ha partecipato con un videomessaggio.


 Discorso del Vice Segretario generale Bjørn Berge

Vice Segretario Generale Bruxelles 8 aprile 2025
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page