Una comunità pienamente consapevole della sua storia e della sua cultura ha più probabilità di guardare al presente e al futuro con fiducia. Dalla mia esperienza finora in qualità di Segretaria generale, posso dire di essere colpita dalla determinazione dei giovani Rom nel costruire organizzazioni e reti nazionali e internazionali, assumendo un ruolo guida per creare legami tra i nostri Stati membri, e incoraggiando tutti noi a riconoscere e ricordare le vittime rom dell’Olocausto e la resistenza dei Rom.
Le forze fasciste dal Baltico ai Balcani ne sterminarono centinaia di migliaia. In Germania, solo qualche migliaio di Sinti e di Rom sopravvissero all’Olocausto e ai campi di concentramento. Ciononostante, il massacro del popolo rom non fu neanche sollevato durante il processo di Norimberga.
La conferenza online organizzata dal Consiglio d’Europa dal 7 al 9 aprile sul tema “Collaborare per l’emancipazione e la responsabilizzazione dei giovani Rom: il ruolo della storia nella partecipazione e nell’inclusione dei giovani Rom”, contribuisce alla nostra memoria collettiva. Infatti, l’insegnamento della storia dei Rom e dei Viaggianti e la commemorazione dell’Olocausto dei Rom sono priorità nell’attuale Piano d’azione strategico del Consiglio d’Europa sull’integrazione dei Rom e dei Viaggianti (2020-2025). Gli obiettivi di questa conferenza di tre giorni in inglese, francese e romani, organizzata, tra gli altri, dal Dipartimento della Gioventù e dal Team del Consiglio d’Europa per le questioni riguardanti i Rom e i Viaggianti nel quadro della Presidenza tedesca del Comitato dei Ministri, sono tanto ambiziosi quanto essenziali.
Celebrando la Giornata internazionale dei Rom, impegniamoci a riconoscere la storia e a risolvere i problemi attuali. Agendo su questi due fronti, possiamo sperare in un futuro più radioso per i Rom e i Viaggianti e quindi per l’Europa intera.
Giovani Rom: insieme per l'emancipazione e la responsabilizzazione