Le immagini dei corpi di civili privi di vita, brutalmente uccisi a Bucha, lasciano senza parole. Offrono un’inquietante illustrazione alle scioccanti segnalazioni di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, come esecuzioni sommarie, rapimenti, torture, violenze sessuali e attacchi contro le infrastrutture civili, compiute in zone ucraine che precedentemente erano sotto il controllo delle truppe russe.
I terribili atti commessi contro le popolazioni civili di Bucha, Borodianka, Trostianets, e molte altre città e paesi dell’Ucraina finora pacifici, ma profondamente e permanentemente segnati dalla guerra, possono rappresentare crimini di guerra e non devono rimanere impuniti. Questi vanno documentati e accuratamente investigati e gli autori identificati e consegnati alla giustizia.
In veste di Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, intendo continuare a supportare gli sforzi coordinati per garantire che i responsabili rispondano delle proprie azioni, anche attraverso un contatto regolare con i difensori dei diritti umani ucraini e le controparti internazionali, e come parte del mio lavoro in corso in Ucraina.