Indietro Il Congresso chiede partenariati per proteggere il patrimonio culturale in Ucraina

Il Congresso chiede partenariati per proteggere il patrimonio culturale in Ucraina

Il Congresso dei poteri locali e regionali ha adottato il 15 ottobre 2024 una Dichiarazione sulla distruzione del patrimonio culturale in Ucraina, presentata da Martine Dieschburg-Nickels (Lussemburgo, L, GILD) e Gunn-Marit Helgesen (Norvegia, R, PPE/CCE).

Il Congresso ha ribadito la sua condanna all’attuale guerra di aggressione condotta contro l’Ucraina e ha riaffermato il suo incrollabile impegno a favore dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale.

Ha deplorato i continui attacchi della Federazione russa su siti del patrimonio culturale in Ucraina, in violazione del diritto umanitario internazionale e, in particolare, della Convenzione dell’UNESCO per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (Convenzione dell’Aia del 1954) e dei relativi protocolli. Osservando che oltre un migliaio di siti culturali sono stati danneggiati e distrutti dall’inizio della guerra, il Congresso ha sottolineato che il fatto di prendere di mira e saccheggiare siti culturali sembra riflettere una politica sistematica volta a eliminare l’identità storica e culturale dell’Ucraina, in linea con un intento genocidario.

Nella Dichiarazione si sottolinea che la Federazione russa deve versare risarcimenti per i danni causati al patrimonio storico, culturale e religioso; in tale contesto, gli enti locali e regionali ucraini hanno un ruolo importante da svolgere nel promuovere il lavoro del Registro dei danni e nel presentare le richieste di risarcimento al Registro nell’ambito delle loro competenze.

Il Congresso ha evidenziato il fatto che la salvaguardia del patrimonio culturale aiuta a collegare il passato al futuro attraverso un senso di identità condiviso e che, in quanto tale, il patrimonio culturale europeo è intrinsecamente legato ai diritti umani; è giunto dunque il momento di porre il patrimonio culturale ucraino e il suo restauro al centro dell’agenda politica, anche in occasione della conferenza sulla ripresa dell’ucraina che si terrà a Roma nel 2025.

Nella Dichiarazione, il Congresso ha chiesto agli enti locali e regionali in tutta Europa di intensificare gli sforzi per aiutare l’Ucraina istituendo dei veri e propri partenariati per il patrimonio culturale che potrebbero rispondere non solo all’attuale esigenza di restauro e protezione urgente, ma anche alle valutazioni dei danni e dei rischi. Questi partenariati potrebbero inoltre sostenere i piani di ripresa, che dovrebbero includere il patrimonio culturale materiale e immateriale.

Il Congresso ha inoltre chiesto agli Stati membri di firmare e ratificare la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro) e la Convenzione del Consiglio d’Europa sulle infrazioni riguardanti i beni culturali (Convenzione di Nicosia), nonché di sensibilizzare il pubblico rispetto al furto e al saccheggiamento dei beni culturali ucraini, anche in Crimea, e di intensificare gli sforzi per restituirli all’Ucraina.

I membri del Congresso hanno ribadito la loro vicinanza al popolo ucraino e hanno riaffermato il loro impegno per un futuro democratico comune, fondato sul rispetto del diritto internazionale e su una pace giusta.


 Comunicato stampa


 Preservare e restaurare il patrimonio culturale dell'Ucraina è nostro dovere comune

Congresso Strasburgo 15 ottobre 2024
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