Il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) del Consiglio d’Europa ha invitato la Lituania a intraprendere ulteriori azioni contro la tratta di esseri umani, in particolare migliorando l’accesso delle vittime di tratta all’assistenza legale e al risarcimento e svincolando l’identificazione e l’assistenza delle vittime dalle prospettive di successo delle indagini e dal processo.
In un nuovo rapporto, gli esperti del GRETA rilevano una serie di sviluppi positivi rispetto alla precedente valutazione della Lituania nel 2019, tra cui le modifiche al quadro legislativo in materia di lotta contro la tratta di esseri umani e la valutazione indipendente dell’attuazione del piano d’azione nazionale contro la tratta di esseri umani per il periodo 2017-2019.
Tuttavia, il GRETA teme che le limitate risorse umane e di bilancio dedicate al coordinamento delle azioni contro la tratta possano avere un impatto negativo sull’attuazione di piani d’azione nazionali. Esorta inoltre le autorità a garantire che l’assistenza legale venga fornita non appena vi siano elementi ragionevoli per credere che una persona sia vittima di tratta, prima ancora che la vittima debba decidere se collaborare o meno con le autorità e rilasciare una dichiarazione ufficiale.
Il GRETA accoglie con favore il fatto che un numero di vittime di tratta abbia ottenuto dai tribunali penali un risarcimento da parte degli autori del reato. Tuttavia, il rapporto sottolinea che dovrebbero essere adottate ulteriori misure per garantire alle vittime un accesso effettivo al risarcimento, in particolare facendo pieno uso della legislazione sul congelamento e la confisca dei beni e rendendo il risarcimento statale accessibile a tutte le vittime di tratta, indipendentemente dalla loro nazionalità o dallo status di residenza.
Il rapporto, che copre il periodo fino al 17 novembre 2023, è stato pubblicato insieme alla risposta delle autorità lituane.