La salute mentale dei minori interessati dalla migrazione, il loro benessere e i loro diritti sono stati i temi principali del discorso di Regina Jensdottir, Capo della Divisione per i diritti dei minori e coordinatrice del programma presso il Consiglio d’Europa, durante la conferenza annuale della Rete europea dei difensori civici per la tutela dei minori (ENOC) a Parigi.
Nel suo intervento, Jensdottir ha sottolineato che i minori interessati dalla migrazione rappresentano uno dei gruppi più vulnerabili: “Questi minori subiscono violazioni dei loro diritti all’interno dei nostri confini e questo può avere gravi conseguenze sulla loro salute e sul loro sviluppo mentale”. Jensdottir ha specificato che le violazioni derivano dal ricorso a pratiche detentive anziché protezione del benessere, procedure di custodia e ricongiungimento familiare assenti o inefficaci e procedure di accertamento dell’età umilianti. Jensdottir ha parlato dell’impatto negativo che tali violazioni hanno sulla salute mentale dei minori.
La Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dei minori, il Piano d’azione per la protezione dei minori rifugiati e migranti in Europa (2017-2019) e altri strumenti a disposizione del Consiglio d’Europa sono incentrati sulle norme per la custodia e l’accertamento dell’età ma anche sullo sviluppo di strumenti politici per i progetti di vita dei minori migranti non accompagnati e volti a fornire informazioni adatte ai minori, garantire una protezione efficace e migliorare l’integrazione dei minori che rimangono in Europa, attraverso la fornitura di istruzione, formazione e opportunità di partecipare alla società.
Il Consiglio d’Europa si impegna a sostenere i suoi Stati membri per garantire che i diritti dei minori siano difesi senza alcuna discriminazione basata sullo status di migranti dei minori o dei loro genitori o su qualsiasi altro status, ha sottolineato Jensdottir.