Secondo gli esperti del Consiglio d'Europa, i diritti della minoranza frisone nei Paesi Bassi sono generalmente ben tutelati ma troppo spesso questo si limita alla provincia di Fryslân (Frisia).
La protezione garantita dalla convenzione sulle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa dovrebbe essere applicata anche ad altri gruppi interessati, in particolare ai rom e ai sinti, ai Woonwagenbewoners (nomadi neerlandesi) e a coloro che parlano papiamento nella parte europea dei Paesi Bassi. Inoltre, il clima generale di tolleranza e comprensione nel paese è messo a dura prova.
Queste sono alcune tra le principali conclusioni dell'ultimo parere sui Paesi Bassi del Comitato consultivo sulla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa (consultare la sintesi del parere in neerlandese).
Il Comitato consultivo accoglie con favore i significativi investimenti nella provincia di Fryslân da parte delle autorità centrali e del governo provinciale, in particolare nei settori dell'istruzione, della lingua e della cultura, nonché la chiara definizione delle rispettive competenze delle autorità in questo settore. Ciononostante, il Comitato nota che la generale mancanza di insegnanti nei Paesi Bassi riguarda in particolare la lingua frisone. Le limitate opportunità di accesso ai diritti della lingua frisone a tutti i livelli di istruzione, compresi quelli prescolari e universitari, sono preoccupanti.
Il quarto parere del Comitato consultivo sui Paesi Bassi, che include una serie di raccomandazioni per un'azione immediata e ulteriore, sarà esaminato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa per assicurare le adeguate misure successive.
Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali e i Paesi Bassi