In un nuovo rapporto sulla prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri nel Principato di Monaco, il GRECO, organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa, deplora la scarsa attuazione delle sue raccomandazioni (due su sedici).
Per quanto riguarda i parlamentari, il GRECO nota che non è stata attuata nessuna delle raccomandazioni.
Ciononostante, osserva con soddisfazione che le autorità del Principato di Monaco hanno espresso l’intenzione di elaborare un Codice di condotta per i parlamentari, al fine di potenziare il regolamento di procedura del Consiglio nazionale per estendere le sanzioni per cattiva condotta da parte dei parlamentari e per fornire formazione agli stessi.
Quanto ai giudici e ai pubblici ministeri, il GRECO incoraggia le autorità del Principato di Monaco a trarre conclusioni pratiche dall’attuale censimento delle incompatibilità e delle attività parallele all’interno dei tribunali e delle procure. È necessaria maggiore trasparenza nella nomina e nella gestione delle carriere dei giudici e dei pubblici ministeri (distaccati o meno), anche a livello della Corta suprema. Il rapporto constata progressi come la nuova legislazione per l’organizzazione della Corte suprema, nonché l’adozione di una Carta di condotta per i suoi membri.
Le autorità nazionali sono invitate a presentare quanto prima e non oltre il 31 dicembre 2020 un rapporto sullo stato dell’attuazione delle raccomandazioni a cui non è stato ancora dato seguito.