Il 28 maggio, il Comitato consultivo sulla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie con favore il fatto che, durante la pandemia da COVID-19, le autorità di diversi Stati membri del Consiglio d’Europa abbiano compiuto degli sforzi per raggiungere le persone appartenenti a minoranze nazionali e rispondere alle loro esigenze specifiche. Tuttavia, ha osservato con preoccupazione che l’emergenza ha aggravato la loro vulnerabilità e ha ampliato le disparità già esistenti negli Stati membri del Consiglio d’Europa.
"Le persone appartenenti a minoranze nazionali hanno spesso dovuto affrontare discriminazioni, discorsi di odio e stigmatizzazione, nonché la mancanza di informazioni rilevanti nelle lingue minoritarie", ha dichiarato il Comitato.
“Purtroppo, la sospensione delle lezioni nelle scuole e dell’istruzione prescolastica durante la pandemia da COVID-19 ha spesso determinato una disparità di accesso all’istruzione e la discriminazione dei bambini appartenenti a minoranze nazionali, in particolar modo di quelli che non hanno una sufficiente conoscenza delle lingue ufficiali per poter acquisire i giusti contenuti didattici. Di conseguenza, i bambini appartenenti a minoranze nazionali potrebbero rischiare di incorrere in ritardi nell’apprendimento e di abbandonare gli studi”, ha sottolineato.
“Le comunità Rom e Viaggianti* sono state colpite in modo sproporzionato dalla pandemia da COVID-19: molti di loro hanno accesso limitato a beni di prima necessità e servizi sanitari, come acqua potabile e fognature, mentre i gruppi più vulnerabili si trovano ad affrontare importanti perdite di reddito”.
Il rispetto dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali è un prerequisito per garantire la democrazia, la pace e la sicurezza. Il Comitato consultivo continuerà a seguire da vicino l'impatto della pandemia COVID-19 sul rispetto dei diritti delle minoranze nazionali e a garantire che le risposte degli Stati siano conformi agli obblighi loro incombenti in materia di diritti umani.
* Il termine “Rom e Viaggianti” è utilizzato nell’ambito del Consiglio d’Europa per includere la grande diversità dei gruppi di popolazioni oggetto delle attività dell’Organizzazione in questo settore: da un lato indica a) Rom, Sinti/Manush, Calé, Kalé, Romanichel, Boyash/Rudari; b) Egiziani dei Balcani (Egiziani e Ashkali); c) Gruppi orientali (Dom, Lom e Abdal); e, dall’altro lato, gruppi quali Viaggianti, Jenish e popolazioni designate con il termine amministrativo di “Nomadi”, nonché le persone che si autodefiniscono Zingari. La presente nota a piè di pagina ha una funzione esplicativa e non è una definizione delle comunità Rom e/o Viaggianti.
Pandemia COVID-19 e minoranze nazionali, adottata il 28 maggio 2020
Sito della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali