Il Comitato consultivo della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali (FCNM) ha pubblicato in data odierna i suoi nuovi Pareri riguardanti Armenia e Repubblica di Moldova, in cui valuta i progressi realizzati negli ultimi anni e formula raccomandazioni ai rispettivi governi.
L’organismo del Consiglio d’Europa constata che in Armenia prevale un clima generale di tolleranza e di dialogo tra la popolazione maggioritaria e i gruppi minoritari. Il rapporto loda il generoso impegno dell’Armenia, che, malgrado le difficoltà economiche, ha accolto oltre 20.000 rifugiati, essenzialmente di origine armena e assira, in fuga dal conflitto in Siria.
Occorrono tuttavia maggiori sforzi per garantire il pieno accesso all’istruzione per tutti, e in particolare per i bambini appartenenti alla minoranza yazidi (tra i quali resta elevato il tasso di abbandono scolastico) e la penalizzazione della pratica dei matrimoni precoci e forzati contratti sotto pressioni o abusi, una tradizione che riduce per le bambine le opportunità di completare il ciclo di istruzione obbligatoria di 12 anni. Altre raccomandazioni formulate nel Parere riguardano l’introduzione della possibilità di dichiarare appartenenze etniche multiple in occasione dei censimenti e di prevedere per ogni reato la circostanza aggravante dell’odio razziale e di altre motivazioni dettate dall’odio.
Nel suo Parere sulla Repubblica di Moldova, l’organismo del Consiglio d’Europa invita le autorità a predisporre una strategia di lungo termine per promuovere un’identità civica che sia inclusiva e saldamente basata sul rispetto della diversità etnica e linguistica. Il rapporto riconosce l’impegno delle autorità moldave a favore della tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, volto ad accrescere le loro conoscenze linguistiche e a introdurre miglioramenti sul piano giuridico e istituzionale, ma constata nella società il persistere della stigmatizzazione e della discriminazione nei confronti dei Rom e di altre minoranze.
Gli esperti del Consiglio d’Europa raccomandano di promuovere nella Repubblica di Moldova l’uso delle lingue minoritarie e programmi radiotelevisivi e stampa scritta in tali lingue, migliorando al contempo l’accesso a corsi di formazione di qualità nella lingua ufficiale dello Stato, di garantire altresì un’ampia partecipazione della popolazione a tutti i processi decisionali e di accertarsi che i patronimici delle persone appartenenti alle minoranze nazionali siano ufficialmente riconosciuti nelle lingue minoritarie, ivi compreso nei documenti di identità.