La Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha accolto con favore il lancio del Premio Vigdís dell’Assemblea parlamentare per l’emancipazione femminile. Prendendo la parola durante un evento collaterale in vista del 4° Vertice del Consiglio d’Europa, la Segretaria generale ha affermato che il premio, che prende il nome dall’ex Presidente islandese Vigdís Finnbogadottir, ricompenserebbe i risultati raggiunti e ispirerebbe il cambiamento. Ogni volta che una donna è divenuta la prima nel suo campo ha tracciato un percorso che altre donne possono seguire, aiutando la società a diventare veramente equa, ha dichiarato.
“Gli ostacoli all’emancipazione femminile sono molti e grandi. Tuttavia, man mano che la nostra comprensione di tali ostacoli evolve, evolve anche la nostra azione per superarli. In tutto questo, i sistemi, nonché la volontà politica, sono essenziali. Ma lo sono anche i pionieri che scuotono le nostre convinzioni e ci aprono gli occhi su ciò che è possibile”, ha dichiarato.
La Segretaria generale ha inoltre sottolineato l’azione del Consiglio d’Europa per assicurare una partecipazione equilibrata di donne e uomini nel processo decisionale politico e pubblico, in particolar modo il rivoluzionario Trattato di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.