Il Comitato direttivo sui diritti umani nel campo della biomedicina e della salute (CDBIO) del Consiglio d’Europa ha pubblicato un nuovo rapporto sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla relazione medico-paziente.
Il rapporto esamina i sistemi di IA che interessano la relazione medico-paziente relativamente ai principi dei diritti umani contenuti nella Convenzione europea sui diritti umani e la biomedicina (“Convenzione di Oviedo”). Nello specifico, il rapporto studia il potenziale impatto dell’IA sui diritti umani secondo sei temi: (1) disuguaglianza nell’accesso a cure sanitarie di qualità, (2) trasparenza di fronte agli operatori sanitari e ai pazienti, (3) rischio di pregiudizio sociale nei sistemi di IA, (4) indebolimento della considerazione del benessere del paziente, (5) rischio di condizionamento dell’automazione, dequalificazione e dislocamento della responsabilità e (6) impatto sul diritto alla privacy.
Il rapporto è stato elaborato nel quadro del Piano d’azione strategico sui diritti umani e le tecnologie nel campo della biomedicina (2020-2025), riguardante la governance tecnologica e l’obiettivo “Integrare i diritti umani nello sviluppo di tecnologie che hanno un’applicazione in biomedicina”.
Il rapporto, elaborato da Brent Mittelstadt, Ricercatore senior e Direttore della ricerca presso l’Oxford Internet Institute (Università di Oxford), contribuisce ai lavori di un nuovo gruppo di redazione del CDBIO sull’IA in ambito sanitario. Per maggiori informazioni sull’attività del Consiglio d’Europa: diritti umani e biomedicina e intelligenza artificiale e diritti umani.