Secondo le informazioni raccolte dalla Piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti, gli autori di almeno 22 omicidi di giornalisti in Europa restano impuniti. Questa è solo un'ulteriore conferma che la Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti merita un posto nell'agenda globale.
Il ruolo chiave che i giornalisti e gli altri attori della comunicazione svolgono nello svelare le malefatte, la corruzione, i crimini e gli abusi di potere li espone a intimidazioni, minacce, molestie e violenze, contenziosi infondati, talvolta arbitrarie privazioni della libertà e, in casi estremi, torture e omicidi.
Gli attacchi contro giornalisti e altri attori dei media costituiscono violazioni particolarmente gravi dei diritti umani, poiché non solo prendono di mira le persone interessate, ma privano anche gli altri del loro diritto di ricevere informazioni, minando così il dibattito pubblico, che è al centro della democrazia pluralista. Ogni forma di attacco a giornalisti e ad altri attori della comunicazione è pertanto un attacco alla democrazia stessa.
Le succitate preoccupazioni richiedono un'attenzione politica al più alto livello e un'azione coordinata da parte dei governi a livello nazionale e internazionale, in collaborazione con tutte le parti interessate. Per adempiere agli obblighi previsti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono intraprendere misure decisive per proteggere i giornalisti, così come coloro che muovono critiche, da minacce e violenza.
Per raggiungere questo obiettivo, il Consiglio d'Europa sta intervenendo con azioni mirate. Al fine di proteggere la libertà di espressione e i giornalisti abbiamo messo in atto delle norme internazionali, nonché delle linee guida dettagliate per gli Stati su come conformarsi a tali norme. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri Stati membri e con le altre parti interessate per creare un ambiente sicuro, che consenta ai giornalisti di svolgere il loro lavoro.