L'Assemblea parlamentare (PACE) del Consiglio d'Europa ha chiesto all’Unione europea di dare una nuova spinta al processo di allargameno verso i Balcani occidentali. “È fondamentale non perdere di vista i Balcani occidentali, anche se nel frattempo si è manifestata la necessità di sostenere le aspirazioni europee di paesi quali Ucraina, Georgia e Repubblica di Moldova”, hanno sottolineato i parlamentari.
La risoluzione adottata oggi a Strasburgo durante la sessione plenaria, sulla base del rapporto di George Papandreou (Grecia, SOC), indica che dal Vertice di Salonicco del 2003 tra i Balcani occidentali e l’Ue, l’incapacità di ricompensare adeguatamente i progressi realizzati “ha pregiudicato lo slancio politico e l’entusiasmo pubblico”, e che la visione europea si era un po’ spenta, lasciando spazio all’etno-nazionalismo. L’APCE ha chiesto alle autorità di Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Kosovo* “di far fronte alle sfide in sospeso senza indugio”. In particolare, l’Assemblea ha esortato a migliorare la cultura politica in modo da assicurare la collaborazione tra le istituzioni e le forze politiche, di rinforzare l’efficacia e l’indipendenza del potere giudiziario, di migliorare il funzionamento dell’amministrazione pubblica, di intensificare la lotta contro la corruzione, di astenersi da qualsiasi discorso provocatorio, basato soprattutto su motivazioni etniche, di proteggere i diritti delle minoranze nazionali e la libertà dei media e di promuovere la riconcillazione.
Infine, l’Assemblea considera che il Consiglio d’Europa, avvalendosi della sua esperienza, dovrebbe “raddoppiare gli sforzi” per aiutare i paesi dei Balcani occidentali a soddisfare i criteri di allargamento dell’Ue, e, in cooperazione con l’UE, giocare un ruolo più importante nella promozione di una collaborazione regionale efficace, nella normalizzazione delle relazioni e nella risoluzione dei conflitti bilaterali.
*Qualsiasi riferimento al Kosovo, che si tratti del territorio, delle istituzioni o della popolazione, deve essere inteso nel completo rispetto della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, fatto salvo lo status del Kosovo.