L’APCE ha denunciato una serie di metodi utilizzati per esercitare un’influenza politica sui giornalisti: da minacce fisiche e detenzioni arbitrarie, a intimidazione e vessazione di redattori e giornalisti, fino a pressioni psicologiche più “insidiose” volte a indurre l’autocensura o la scomparsa di media critici.
In una risoluzione basata su un rapporto di Stefan Schennach (Austria, SOC), l’Assemblea ha affermato che il nuovo ambiente digitale provoca cambiamenti radicali nel settore dei media, con un conseguente aumento della vulnerabilità dei media rispetto all’influenza politica.