Rik Daems, Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, ricorda le linee rosse che nessuna democrazia dovrebbe oltrepassare, neanche in periodi di crisi, e mette in guardia sul fatto che le misure d’urgenza contro il COVID-19 adottate in modo rapido dai governi di tutta Europa non devono diventare la nuova norma.
C'è un vecchio detto secondo cui una persona sana vuole mille cose, una persona malata ne vuole una sola. La lezione della pandemia da COVID-19 è terribilmente chiara: tutti noi desideriamo sicurezza e salute, per noi stessi e per i nostri cari.
Quasi dall’oggi al domani, abbiamo dovuto imparare nuovamente che governare può significare prendere delle decisioni che hanno un impatto immediato su ciascuno di noi: la politica si è improvvisamente intensificata e ci riguarda personalmente. I politici e i funzionari si sforzano di adempiere al primo dovere di ogni governo: proteggere la popolazione e salvare vite. Ma è proprio nei periodi di difficoltà che i meccanismi fondamentali di uno Stato sono messi più severamente alla prova. In un contesto in cui gli effetti del confinamento e delle misure d’urgenza cominciano a farsi sentire duramente, siamo sicuri di preservare l’equilibro, da sempre necessario, tra sicurezza e libertà?
Dichiarazione completa - COVID-19: “Che l’eccezione non diventi la nuova norma”