Il Presidente dell’APCE Rik Daems, in reazione agli eventi occorsi al Campidoglio degli Stati Uniti a Washington DC, ha condannato quello che ha descritto come “assalto alla democrazia da parte di una folla estremista, incitata da false rivendicazioni e dichiarazioni irresponsabili al più alto livello politico”.
“Questa non è l’America!”, ha dichiarato il Presidente, esprimendo sconcerto e preoccupazione di fronte alla notizia di quattro morti durante gli eventi del 6 gennaio.
Il Presidente ha affermato la sua ferma convinzione che “la democrazia e lo Stato di diritto prevarranno negli Stati Uniti, ripristinati e rispettati da dirigenti responsabili”, ma ha fatto notare che il mondo politico americano non può semplicemente tornare allo status quo, poiché questo significherebbe tollerare implicitamente il comportamento criminale dei potenti. Il Presidente ha sottolineato che “il discorso dell’odio, gli appelli alla violenza e l’incitazione all’insurrezione per sovvertire la democrazia sono per natura criminali e devono essere combattuti con un’azione ferma e determinata”.
Il Consiglio d’Europa e la sua Assemblea parlamentare sono gli osservatori e i difensori della democrazia, dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto sanciti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Gli Stati Uniti hanno lo status di osservatore presso il Consiglio d’Europa dal 1995 e dovrebbero difendere i nostri valori comuni prendendo misure appropriate. “La democrazia in questa grande nazione non sarà spazzata via e non ho dubbi sul fatto che gli Stati Uniti continueranno a essere un faro per il rispetto delle norme democratiche”, ha aggiunto il Presidente, che ha poi concluso con un messaggio chiaro: “qui ne dit mot, consent” (“chi tace acconsente”).