L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha raccomandato l’invito del Kosovo* a diventare membro del Consiglio d’Europa, decidendo di monitorarne il rispetto di un lungo elenco di impegni e obblighi a partire dalla sua adesione.
Secondo le procedure del Consiglio d’Europa, l’Assemblea deve emettere il suo parere su qualsiasi richiesta di adesione prima che sia presa una decisione finale da parte del Comitato dei Ministri, l’organo esecutivo dell’Organizzazione composto dai ministri degli Affari esteri.
Nel suo parere statutario, basato su un rapporto di Dora Bakoyannis (Grecia, PPE/CD) e approvato con 131 voti a favore, 29 contrari e 11 astenuti, l’Assemblea ha affermato che l’adesione porterebbe al “rafforzamento delle norme in materia di diritti umani assicurando l’accesso alla Corte europea dei diritti dell’uomo a tutte le persone che si trovano sotto la giurisdizione del Kosovo”.
Sarebbe “il culmine di un dialogo sviluppato nell’arco di vent’anni, ma non deve essere in alcun modo visto come la fine di un processo. Al contrario, l’adesione deve dare nuovo impulso al Kosovo per compiere ulteriori progressi nel rafforzamento dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto”.
L’adesione aiuterebbe inoltre il Kosovo ad “affrontare le sfide e le preoccupazioni in sospeso”, hanno sottolineato i parlamentari, includendo il divario tra il quadro normativo e la sua effettiva attuazione, la necessità di migliorare la protezione dei diritti delle comunità non maggioritarie e l’esigenza di promuovere un clima che favorisca la fiducia, la riconciliazione e l’inclusione.
L’Assemblea ha accolto come “progresso decisivo” l’attuazione della sentenza della Corte costituzionale nel caso del monastero di Visoki Dečani, che ha definito come “segno tangibile dell’impegno del governo ad agire nel pieno rispetto dello Stato di diritto, indipendentemente da considerazioni politiche”.
L’istituzione di un’Associazione dei comuni a maggioranza serba sarebbe “un passo importante” per assicurare la protezione dei diritti dei serbi del Kosovo, ha aggiunto, e “deve rientrare nella futura valutazione del Comitato dei Ministri della richiesta del Kosovo di aderire al Consiglio d’Europa, come impegno post-adesione”.
Riconoscendo le “circostanze senza precedenti” della richiesta, dato che una serie di Stati membri del Consiglio d’Europa non riconosce il Kosovo come Stato, l’Assemblea ha chiesto “diplomazia, dialogo e compromesso”. Ha invitato il Comitato dei Ministri ad assicurare che l’adesione del Kosovo “non pregiudichi la posizione dei singoli Stati membri relativamente alla condizione di Stato del Kosovo”.
* Qualunque riferimento al Kosovo nel presente testo, che si tratti del territorio, delle istituzioni o della popolazione, deve essere inteso nel completo rispetto della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, fatto salvo lo status del Kosovo.
Parere adottato (apparirà a tempo debito)