Le minacce per la libertà dei media e la sicurezza dei giornalisti sono ormai così numerose, ricorrenti e gravi da mettere a repentaglio non solo il diritto dei cittadini a essere informati, ma anche “la stabilità e il corretto funzionamento delle nostre società democratiche”, ha dichiarato oggi l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
Secondo le informazioni pubblicate dalla Piattaforma del Consiglio d’Europa per rafforzare la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti, tra il 2015 e il 25 novembre 2019 sono stati uccisi 26 giornalisti, 22 casi dei quali sono rimasti impuniti, 109 giornalisti sono attualmente detenuti e sono state commesse 638 gravi violazioni della libertà di stampa in 39 paesi.
I parlamentari hanno chiesto agli organismi del Consiglio d’Europa, compresa l’Assemblea, di portare avanti la loro azione a favore di un ambiente sicuro per i giornalisti e gli altri attori dei media in tutti i paesi europei e in altri paesi e di mobilitarsi appieno per incitare gli Stati membri a “porre rimedio in modo rapido ed efficace a ogni minaccia per la libertà dei media”, incoraggiando e sostenendo l’attuazione delle riforme necessarie per raggiungere questo obiettivo.