L’Assemblea parlamentare ha accolto con grande favore il progetto di Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione della professione di avvocato, sottolineando che gli avvocati svolgono un ruolo chiave nell’amministrazione della giustizia e nell’assicurare la fiducia del pubblico nel diritto.
Approvando un parere basato su un rapporto di Vladimir Vardanyan (Armenia, PPE/DC), l’Assemblea ha dichiarato che, sempre più spesso, gli avvocati sono bersaglio di molestie, intimidazioni e attacchi. La nuova Convenzione richiede agli Stati di proteggerli in diversi modi, consentendo loro di esercitare la propria professione senza temere discriminazioni o interferenze. Inoltre, stabilisce norme per le associazioni professionali di avvocati e istituisce un solido meccanismo di monitoraggio.
L'Assemblea ha tuttavia espresso rammarico per l’assenza di disposizioni specifiche sull’utilizzo della sorveglianza segreta contro gli avvocati e ha chiesto l’aggiunta di una clausola che proibisca specificamente agli Stati di formulare riserve alla Convenzione, al fine di assicurarne la piena attuazione.
Prendendo parte al dibattito, anche il Procuratore generale per l’Inghilterra e il Galles, Lord Hermer, ha accolto con favore la Convenzione: “Questa Convenzione invierà, a giusto titolo, un forte segnale dell’importanza che la comunità internazionale attribuisce all’indipendenza della professione giuridica e al diritto degli avvocati di esercitare la professione senza interferenze o molestie. I nostri sistemi giuridici collettivi funzionano in modo ottimale in circostanze in cui gli avvocati hanno la capacità di prendere in carico i propri casi senza timori o favori e di rappresentare i clienti indipendentemente dalla propria opinione sulle azioni compiute dal cliente”.