La Commissione di monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha proposto oggi di riaprire la procedura di controllo nei confronti della Turchia per potenziare la cooperazione con le autorità turche e tutte le forze del paese e assicurare in tal modo il rispetto delle libertà fondamentali, dello Stato di diritto e della democrazia.
Otto mesi dopo il fallito colpo di Stato in Turchia e la dichiarazione dello stato di emergenza, la Commissione di monitoraggio esprime preoccupazione per un “grave deterioramento del funzionamento delle istituzioni democratiche” nel paese. Nel loro rapporto, adottato dalla Commissione, Marianne Mikko (Estonia, SOC) e Ingebjørg Godskesen (Norvegia, EC) sottolineano che il governo ha adottato “misure sproporzionate” che vanno oltre a quanto consentito dalla Costituzione turca e dal diritto internazionale ed esprimono preoccupazione per la portata delle purghe effettuate nell’amministrazione pubblica (150.000 funzionari licenziati), nell’esercito, nel sistema giudiziario e nell’insegnamento. Il rapporto indica che sono stati licenziati un quarto dei giudici e dei pubblici ministeri, un decimo dei poliziotti, il 30 per cento del personale del Ministero degli Affari esteri e 5.000 accademici.